Gli oggetti di uso domestico ed il ciclo della vita sono i protagonisti di questa sala dedicata alla pratica religiosa quotidiana. Una grande tavola apparecchiata mostra come una famiglia ebraica, anticamente così come oggi, si prepara a festeggiare Pesach o lo Shabbat. Le ricorrenze religiose del calendario ebraico, le regole tradizionali nel corso della vita, le regole alimentari (kasherut) vengono qui illustrati. Tra gli oggetti più preziosi in questa sala, l'ottocentesca sedia cosiddetta del profeta Elia, utilizzata per le circoncisioni. È incorniciata alla parete più lunga una broderie (tovaglia ricamata) con le benedizioni delle Festività di Pellegrinaggio, donata dagli Ebrei di Soragna ai Principi Meli Lupi e da essi ridonata alla Comunità Ebraica di Parma in segno di secolare amicizia nel 2010. Le sedie savonarola ed il lungo tavolo provengono dalla casa natale del fondatore Fausto Levi. In questa sala si trovano anche le più recenti acquisizioni del Museo, donate tra il 2015 ed il 2016 dalla famiglia ebraica Bondì, originaria di Roma: la collezione dei preziosi libri di preghiera e la coppia di ritratti dei coniugi Crescenzio e Prudenza Bondì, opere di un anonimo pittore romano della fine del secolo XIX. Nella grande vetrina a sinistra di chi entra sono conservate delle mezuzot, una di esse è è particolarmente importante: è stata ritrovata in anni recenti ancora murata all'interno di una casa ebraica lungo la via che conduce al museo. E' la preziosa testimonianza dell'insediamento ebraico che per secoli ha abitato all'interno del paese.